In Italia restano ampi i divari nella partecipazione di donne e uomini alla vita economica, nonostante i progressi negli ultimi decenni. Nel 2011 il Paese continua a collocarsi tra i più arretrati nella graduatoria dell’indice Global Gender Gap (al 74° posto su 145 paesi; 21° posto tra quelli dell’Unione europea), penalizzato soprattutto dalla componente “partecipazione e opportunità economiche” (90° posto), mentre è più contenuto il divario in termini di “risultati scolastici” (48° posto). I ritardi riguardano l’accesso al mercato del lavoro, il livello delle retribuzioni, la carriera, il raggiungimento di posizioni apicali e l’iniziativa imprenditoriale.